Si accettano prenotazioni

La sagra si svolge anche in caso di maltempo - Domenica aperto anche a mezzogiorno - Anche da asporto - Nei festivi pranzo solo su prenotazione
Antipasti: Piadina di zucca - Tagliere di salumi, formaggi e salse - Cestino di crescentine - Cestino di crescentine di zucca

Primi: Cappellacci di zucca (al ragù, burro e salvia) - Cappellacci di zucca del cuore (noci e marsala) - Cappellacci di zucca al tartufo (stracchino e tartufo) - Tris di cappellacci (ragù, burro e salvia, del cuore) - Tortellini della nonna (panna, ragù, tartufo) - Lasagne alla bolognese - Lasagne di zucca

Secondi: Scaloppine della Sagra (zucca e balsamico) - Cotoletta (con/senza tartufo) con patate - Tortino di zucca alle erbette con tartufo e fonduta di formaggi - Hamburger gourmet della sagra con patatine - Polpette di zucca su letto di taleggio - Grigliata mista - Piatto vegetariano con tomino, miele e noci - Bresaola con rucola, grana e pomodorini

Contorni: Patatine fritte - Friggione (pomodoro, cipolla) - Chips di zucca - Verdure alla griglia

Dolci: Dolce salame - Zuppa inglese - Fiordilatte - Crostata di zucca - Panna cotta della sagra - Torta di tagliatelle

Ampia scelta di vini in bottiglia.
Avviso a tutti gli amanti delle Sagre. È possibile che alcuni dati subiscano variazioni all'ultima ora, vi consigliamo perciò di contattare prima di mettervi in viaggio.

Storia della Sagra

La Sagra della Zucca e del suo Cappellaccio è nata a San Carlo (Fe) , alla fine degli anni ’90 grazie al desiderio e all’impegno di un gruppo di volontari che volevano fare qualcosa di concreto per il proprio territorio. Tutto il ricavato della Sagra infatti va a beneficio di iniziative ludiche per gli abitanti della popolazione locale, e dei tanti che sia originariamente che affettivamente sono e restano legati alla nostra comunità e ci vengono a trovare. La Sagra, che arriva ai 6mila coperti in 10 giorni, ha un solo obiettivo: fare qualcosa di buono! E i riconoscimenti ottenuti in tal senso confermano questa “bontà”, in cucina e nello spirito che anima la festa: in occasione del Misen 2010, svoltosi a Bondeno, la giuria ha premiato i cappellacci stracchino e tartufo come miglior piatto della rassegna gastronomica. Nel 2005 la Sagra ha ricevuto il prestigioso riconoscimento “Cuore d’oro” per il piatto cappellacci noci e marsala, ideato insieme al professor Brandolini dell’Università di Ferrara e premiato dal reparto di Cardiochirurgia dell’Arcispedale S. Anna come piatto migliore anche per i malati con patologie cardio-vascolari. Forse non tutti sanno inoltre che Giovanni Rana, frequentatore degli eventi organizzati dall’Associazione Sagre e Dintorni, a cui prese parte anche la nostra Sagra, ha tentato di “carpire” la ricetta del tortino di zucca, un segreto che i nostri volontari in cucina custodiscono gelosamente! Scopo della Sagra non è solamente fare qualcosa per il territorio ma anche con il territorio: per questo motivo la maggior parte degli ingredienti utilizzati in cucina sono a kilometro zero e provengono da fornitori locali. Per ciò che non si riesce a procurare nei dintorni invece si punta alla massima qualità: tartufo di Acqualagna (visto che per quello locale non è ancora il periodo giusto!) e cinghiale della Maremma. La Sagra di San Carlo non pensa solo ai buongustai ma anche a quelli che vogliono divertirsi, specialmente ai più piccolini: oltre all’immancabile baby dance e intrattenimento sono previsti spettacoli e musica live. La Sagra di San Carlo è un appuntamento ideale per tutti, grandi e piccini; sono ben accetti anche gli amici a quattro zampe di piccola taglia, purché muniti di guinzaglio corto e museruola.

Foto

Momenti di... Sagra (clicca sulle immagini per ingrandirle.)

RICETTE della Sagra

Cappellacci di Zucca Ferraresi
RICETTA TRADIZIONALE
Cappellacci di Zucca Ferraresi

Ingredienti:

Ingredienti Per la sfoglia: 500 grammi di farina bianca di grano tenero, quattro uova, sale; per il ripieno: 1,2 chili di polpa di zucca, 100 grammi di formaggio parmigiano reggiano, 50 grammi di pangrattato, 50 grammi di burro, 2 uova, 1 limone, noce moscata, sale.

Preparazione:

Preparazione Per il ripieno: tagliare la zucca a cubetti, lavarla, asciugarla e metterla in una teglia da forno a 180° per 1 ora. Passate la zucca al passaverdure e mettete il composto in una terrina; quando sarà intiepidito aggiungere le uova, il burro ammorbidito, il parmigiano, la scorza del limone grattugiata, un pizzico di noce moscata e di sale, pangrattato q.b. finché il composto risulta abbastanza asciutto. Mescolare e lasciar riposare per qualche ora. Per la sfoglia: impastare uova, farina e un pizzico di sale; quando la pasta risulta liscia e omogenea stendere una sfoglia sottile ma non troppo dalla quale ricavare dei quadrati di 5 centimetri di lato. Mettete un cucchiaino di ripieno al centro dei quadrati e ripiegateli in modo da formare un triangolo; piegate i due angoli laterali verso il centro aiutandovi con un dito della mano, in modo da ottenere la tipica forma del “cappellaccio” o “caplaz” in dialetto ferrarese. Cucinare pochi cappellacci per volta in abbondante acqua salata per 8-9 minuti, raccolgiere col mestolo forato appena vengono a galla. Condire con burro fuso, parmigiano reggiano e salvia oppure con ragù di carne. Vino consigliato: Lambrusco se il condimento è a base di ragù, Trebbiano se a base di burro e salvia.

Gnocchi di Zucca
Gnocchi di Zucca

Ingredienti:

Ingredienti Per gli gnocchi: 1 chilo di zucca, 1 chilo di farina, 1 uovo, noce moscata, sale. Per il condimento: 100 grammi di burro, 2 foglie di salvia, 70 grammi di parmigiano reggiano grattugiato.

Preparazione:

Preparazione Cucinare la zucca al forno per poi sbucciarla. Impastare la polpa di zucca con la farina, aggiungere pizzico di noce moscata, uovo e sale. Se necessario, ammorbidire con un po’ di latte. Ricavare dall’impasto dei filoni da tagliare a tocchetti. Cuocere gli gnocchi in abbondante acqua salata e raccoglierli col mestolo forato appena vengono a galla. Condire con burro fuso, salvia e parmigiano. In alternativa, potete gustarli con un condimento a base di pomodoro (in estate) o di funghi (in autunno).

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